Turismo a Tropea: crescita del +10% nel 2024, ma è il momento di riflettere
La Commissione Straordinaria che amministra la nostra Tropea dal 23 aprile 2024 esprime ancora una volta soddisfazione per l’andamento della stagione turistica 2024, lasciando intendere quasi di volersene attribuire il merito. Anche io accolgo con piacere questo dato positivo, ma le mie ragioni sono profondamente diverse e poggiano su considerazioni che rimandano alla metafora a cui ho spesso fatto riferimento: “l’eredità del nonno”. Tropea era pronta, il 2024 era l’anno del raccolto abbondante e la città – nonostante le difficoltà inflitte a una comunità laboriosa e onesta – ha resistito. Questa “eredità” ha retto di fronte a un colpo basso, ma ne è uscita intaccata. La nuova gestione, infatti, ha messo in luce i propri limiti, e presto o tardi – forse tra due o tre anni – la città rischia di pagare un prezzo molto alto per questa conduzione.
Tuttavia, concentriamoci sulla buona notizia: il +10% di presenze turistiche rispetto all’anno scorso che, secondo le dichiarazioni della Commissione, si registra soprattutto nel segmento di viaggiatori di fascia alta, tra hotel a 4 e 5 stelle. Non posso che gioire: Tropea ha raccolto i frutti seminati in cinque anni e mezzo di buon governo, traducendo questo risultato in entrate che si spera possano essere reinvestite in servizi e interventi per sostenere il turismo e rispondere ai bisogni della comunità.
Esprimo, tuttavia, alcune perplessità rispetto all’entusiasmo dei numeri proposti dalla Commissione, per ragioni che, al netto di quelle che tengo per me ma facilmente intuibili, derivano dalla mia esperienza e dalla osservazione.
Interpretazione del +10%
Un +10% rispetto alle presenze turistiche del 2023, con un’alta concentrazione nelle strutture di fascia alta, mi sembra un dato sovrastimato che, al momento, non è supportato da evidenze comunali. Se davvero si trattasse di un incremento del 10%, la nostra città sarebbe passata dalle circa 470.000 presenze del 2023 a circa 517.000 nel 2024, con un corrispondente aumento delle entrate derivanti dalla tassa di soggiorno, che dovrebbero così crescere da € 1.156.000 (dato consuntivo del 2023) a circa € 1.300.000 nel 2024. Questo comporterebbe la creazione di un significativo “tesoretto” da destinare a nuovi progetti di miglioramento turistico entro la fine dell’anno. Tuttavia, prima di procedere, sarebbe necessario approvare formalmente questo surplus attraverso una variazione di bilancio dedicata, stimata intorno ai € 250.000, tenendo conto della previsione prudenziale di € 1.050.000 fatta nel bilancio 2024, redatto a gennaio.
Se quanto riportato dai giornali locali fosse corretto, avremmo quindi a disposizione un fondo aggiuntivo di € 250.000 da recepire in bilancio e investire entro fine anno. È davvero così? Permangono forti dubbi ma è possibile che i prossimi atti smentiscano le mie perplessità; in caso contrario, sarebbe un’ulteriore dimostrazione di pressapochismo e di un’irresponsabile smania di protagonismo, priva di fondamenta.