Don Francesco Mottola: Il Beato di Tropea, Faro di Carità e Spiritualità
Don Francesco Mottola, nato a Tropea il 3 gennaio 1901 e beatificato il 10 ottobre 2021, è una delle figure più luminose della Calabria. Sacerdote, scrittore e fondatore degli Oblati del Sacro Cuore, dedicò la sua vita agli ultimi, incarnando i valori cristiani di amore, compassione e servizio. La sua opera, intrisa di spiritualità e di un profondo legame con la sua terra natia, continua a ispirare migliaia di fedeli in tutto il mondo.
Questo articolo esplora la vita e l’eredità spirituale di Don Francesco Mottola, con particolare attenzione al suo legame con Tropea, alla sua opera pastorale e al riconoscimento della Chiesa per il suo straordinario impegno.
Le Origini e la Formazione di Don Francesco Mottola
Don Francesco nacque in una famiglia modesta, profondamente radicata nei valori della fede. Fin da bambino dimostrò una predisposizione per lo studio e la preghiera, sostenuta dall’amore della sua famiglia e dal fervore religioso della comunità tropeana.
Dopo aver completato gli studi presso il Seminario di Tropea, proseguì la sua formazione al Pontificio Seminario Romano Maggiore, dove ottenne la laurea in teologia. Ordinato sacerdote il 5 aprile 1924, tornò nella sua amata Tropea per iniziare la sua missione pastorale.
La Missione Pastorale: Un Sacerdote per gli Ultimi
Don Francesco Mottola si distinse subito per la sua dedizione agli emarginati. Egli vedeva in ogni persona bisognosa il volto di Cristo, e questo lo spinse a creare opere di carità e a promuovere un messaggio di amore universale.
Nel 1933 fondò la Casa della Carità, un luogo di accoglienza per poveri, malati e reietti. Qui, offriva non solo un rifugio fisico, ma anche conforto spirituale e umano, restituendo dignità a chi l’aveva perduta.
Fondazione degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore
Uno dei contributi più significativi di Don Francesco Mottola fu la fondazione degli Oblati e Oblate del Sacro Cuore, una comunità di laici e religiosi dedicata alla preghiera e al servizio.
Questa comunità si impegnava a vivere secondo il motto “Eccomi, manda me”, tratto dal profeta Isaia, incarnando uno spirito di disponibilità totale al prossimo e a Dio. La spiritualità degli Oblati si basava sui principi di:
• Carità concreta: Aiutare gli emarginati attraverso opere tangibili.
• Preghiera e contemplazione: Trovare Dio nel quotidiano e nella sofferenza.
• Vita semplice: Vivere in umiltà e servizio agli altri.
Don Francesco Mottola Scrittore e Poeta
Oltre alla sua attività pastorale, Don Francesco Mottola era un uomo di grande cultura e sensibilità artistica. Le sue opere scritte, tra cui il celebre Diario dello Spirito, riflettono una profonda introspezione e una spiritualità ricca di poesia e contemplazione.
Nel Diario dello Spirito, Mottola esprime i suoi dialoghi interiori con Dio, rivelando il suo amore per il creato e la sua continua ricerca di una comunione totale con il divino. Altre sue opere includono meditazioni, preghiere e lettere che sono tuttora fonte di ispirazione per chi cerca una fede autentica e vissuta.
La Prova della Malattia: Una Croce Abbracciata con Fede
Nel 1942, Don Francesco fu colpito da una grave malattia neurologica che lo rese parzialmente paralizzato. Questa sofferenza, vissuta con straordinaria serenità e accettazione, divenne per lui un’occasione per avvicinarsi ulteriormente al mistero della croce.
Nonostante le difficoltà fisiche, continuò a servire la sua comunità e a scrivere, dimostrando come la fede possa trasformare la sofferenza in una fonte di grazia.
Il Legame con Tropea: Terra di Spiritualità e Bellezza
Tropea non fu solo il luogo di nascita di Don Francesco, ma anche la fonte di ispirazione per la sua spiritualità. Dal promontorio della cittadina, egli contemplava il mare, che per lui rappresentava l’infinito e il divino.
Don Francesco descriveva spesso Tropea come una “città santa”, capace di elevare l’anima a Dio attraverso la bellezza del creato. I suoi insegnamenti sono ancora oggi radicati nella comunità tropeana, che lo considera un faro spirituale e un simbolo di fede.
La Beatificazione: Un Riconoscimento Universale
Il 10 ottobre 2021, Don Francesco Mottola è stato beatificato nella Cattedrale di Tropea, un evento che ha attirato fedeli da tutto il mondo. Il riconoscimento ufficiale della Chiesa cattolica è arrivato in seguito alla certificazione di un miracolo attribuito alla sua intercessione: la guarigione inspiegabile di una bambina affetta da una grave malattia.
La beatificazione ha segnato un momento storico per la Calabria, portando alla ribalta internazionale la figura di questo sacerdote straordinario.
L’Eredità Spirituale di Don Francesco Mottola
Oggi, l’eredità di Don Francesco Mottola continua a vivere attraverso le sue opere e gli insegnamenti degli Oblati del Sacro Cuore. Le Case della Carità, diffuse in tutta la Calabria e oltre, sono testimonianza del suo messaggio di amore e servizio.
La sua figura ispira non solo i fedeli, ma chiunque cerchi un modello di vita improntato alla compassione e all’umiltà.
Don Francesco Mottola, un Faro di Speranza
Don Francesco Mottola ha rappresentato e rappresenta tuttora un esempio luminoso di fede vissuta nel quotidiano. Il suo amore per gli ultimi, il suo spirito contemplativo e il suo legame indissolubile con Tropea fanno di lui una figura universale, capace di parlare al cuore di ogni persona, indipendentemente dalla fede o dalla provenienza.
La sua vita, ricca di umiltà e sacrificio, è un invito a riscoprire il valore della carità e della spiritualità come forze trasformative, capaci di rendere il mondo un luogo migliore.