Meloni chi vuole governare deve essere votato dal popolo
Meloni chi vuole governare deve essere votato dal popolo. “Quello che sta accadendo è un danno alla nazione, alle sue opportunità, e questo mi manda ai matti” , parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che non riesce a darsi pace di fronte a quella che per molti, me compreso, è un’ingiustizia che appare lampante.
Meloni si sente vittima e come darle torto? Tanto più alla luce della denuncia, vibrante e senza sconti, che mesi fa Luca Palamara ha scagliato contro un certo ordine giudiziario, una filippica oggi tornata a riecheggiare su tutti i social come un monito inascoltato.
E lasciamo perdere le sterili polemiche su quella nota firmata dal Procuratore Lo Voi. Avviso di garanzia o altro, che importa? Nella sostanza, nulla cambia. Il danno è fatto, e a pagarne il prezzo non è solo la Premier, ma il Paese intero.
Di fronte a tutto questo, non mi sento in grado di aggiungere un commento tecnico, ma c’è una preoccupazione espressa da Meloni che mi ha fatto sorridere per non piangere. “Io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo, all’estero non è la stessa cosa“.
E come darle torto? Anche a me, nel mio piccolo, è successa una cosa simile. Quando la sera del 23 aprile 2024 mi è caduto il mondo addosso, il mio primo pensiero è volato ai miei partner esteri, soprattutto a quelli d’oltreoceano con i quali avevo costruito rapporti solidi, basati sulla fiducia e sulla reciproca stima. Come avrei potuto spiegare loro quello che mi era successo? Come avrei potuto chiarire il mio nome e quello della Città di Tropea, che tanto amavano, accostato infamemente alla Mafia?
Non è stato per nulla facile e, a dire il vero, non so nemmeno se ci sono riuscito. Ai giapponesi, popolo dalla cultura tanto distante dalla nostra, ho provato a spiegarlo attraverso un parallelo storico con il destino del Daimyō Asano Nagahiro. Un evento tragico e carico di significato per il Giappone, raccontato in libri e film, tra cui “47 Ronin” del 2013 con Keanu Reeves.
Ho ascoltato questa storia dalle vive parole dell’Ambasciatore italiano in Giappone, proprio all’interno della nostra Ambasciata, nel cui giardino riposano le spoglie di quei 47 orgogliosi samurai che sacrificarono la loro vita per vendicare l’onore del loro signore e proteggere il suo feudo. Un gesto di dedizione e sacrificio che lascia senza fiato.
E allora chiunque può comprendere il danno enorme che si sta infliggendo alla Città di Tropea, e faccio mie le riflessioni indignate della Premier: «Se alcuni giudici (o altri soggetti) vogliono governare, si candidino alle elezioni… L’unica cosa che non si può fare è che loro governano e io vado alle elezioni. Non lo accetterebbe nessuno».
In un Paese democratico, in uno Stato di Diritto, chi vuole governare o solo percepire un’indennità di funzione, si deve candidare e questo vale a qualsiasi livello!