Mercatini di Natale a Tropea anno 2024: ‘Io so’ io’… ma le regole parlano chiaro!
Mercatini di Natale a Tropea anno 2024: ‘Io so’ io’… ma le regole parlano chiaro! Il Vibonese mi chiama in causa costringendomi ad intervenire.
Nel premettere che a dispetto di quanto affermato dal giornalista nel proprio articolo su “IlVibonese” delle ore 15:01 del 28 novembre: «A dare sostegno ai “Giovani Tropeani”, si è unito poi l’ex sindaco Giovanni Macrì, alla guida dell’ex amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose, secondo il quale i mercatini di Natale a Tropea sono stati “sostituiti e annullati senza preavviso”», non avevo ancora (ANCORA!) espresso alcuna opinione in merito, a parte condividere nella sua interezza il post pubblicato dall’associazione sul proprio profilo Facebook, colgo l’occasione per intervenire sull’argomento che, sicuramente, affronterò in modo molto più organico da qui a poco.
Ebbene, condivido il rammarico dell’associazione ed il contenuto dei suoi due post. Come loro penso che i mercatini, per come impostati dai Commissari, nulla hanno a che vedere con quelli che conoscevamo essendo divenuti un’appendice di Coldiretti e di Campagna Amica, realtà straordinarie che apprezzo tantissimo e con le quali la mia amministrazione ha collaborato proficuamente per anni.
Che sia così lo dice il protocollo d’intesa sottoscritto tra Coldiretti e Comune di Tropea, dove all’art. 3, punto 1), si statuisce espressamente: “Destinerà (il comune) la somma complessiva di € 9.000,00 per fronteggiare le spese relative la fornitura di n. 10 chioschetti in legno (misura 3×2) al fine di realizzare i tradizionali mercatini di Natale che verranno posizionati sul suolo pubblico in via Regina Margherita e che verranno messi a disposizione di artigiani, agricoltori, associazioni locali e piccoli imprenditori che verranno individuati con separato provvedimento per esporre e vendere i propri prodotti al fine di dare visibilità alle eccellenze locali, promuovendo un turismo enogastronomico che è sempre più apprezzato dai visitatori.”.
Un passaggio limpido come l’acqua cristallina che bagna Tropea. E proprio su questo, i Giovani Tropeani hanno pienamente ragione: le casette, secondo quanto scritto nero su bianco, possono essere utilizzate esclusivamente per promuovere le eccellenze locali, con particolare attenzione all’enogastronomia. L’affitto di casette per vendere suppellettili non mi risulta faccia parte delle finalità sociali di Coldiretti, e non credo che possano esserci interpretazioni alternative.
Detto ciò, siamo però in Italia, dove spesso vige la regola aurea del Marchese del Grillo: «Io so’ io e voi non siete…». Ma tranquilli, cari Tropeani, non abbassiamo la testa: anche il Marchese, alla fine, deve fare i conti con la realtà. E la realtà, in questo caso, ci dà ragione. Ed intanto . . . . . . .
Alla prossima, con un approfondimento ancora più articolato e, perché no, con qualche “casetta” di verità in più.