Tropea efficienza a rotoli e sperpero di denaro pubblico
di Giovanni Macrì, 28.11.2024
Tropea: efficienza a rotoli e sperpero di denaro pubblico
Uno dei motivi che hanno determinato lo scioglimento dell’amministrazione comunale di Tropea – secondo quanto riportato nella relazione della Commissione d’Accesso presieduta dal Dott. Roberto Micucci (oggi membro della Commissione Straordinaria che governa il comune) e in quella del Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Grieco, che ne è una mera sintesi – è stato l’accusa del disinvolto ricorso alla partica degli affidamenti diretti di lavori, peraltro, in favore di ditte tacciate (TACCIATE!) di dubbia moralità (per non dire collegate alla criminalità), BENCHE’ REGOLARMENTE ISCRITTE NELLA WHITE LIST PREFETTIZIA. Affidamenti diretti avvenuti, peraltro, attraverso uno strumentale frazionamento degli appalti.
Questo fantomatico frazionamento
Ebbene, è doveroso fare chiarezza! Lo strumentale frazionamento, che tale non è, non solo non appartiene alla mia amministrazione, ma affonda le sue radici nelle scelte della Commissione Straordinaria precedente. Questa, con un approccio lungimirante, ha correttamente suddiviso un unico, vasto servizio in tre parti (poi ridotte a due dalla mia amministrazione), ottimizzando così efficienza, efficacia e risparmio. Un risparmio significativo anche perché i bandi di gara prevedevano sempre l’affidamento, oltre ai lavori ordinari e straordinari pagati a fronte di un canone mensile, anche di quelli extra contratto collegati al servizio.
Un esempio pratico? Immaginiamo la rottura di un tubo: per ripararlo, è necessario scavare x metri di terreno. Se l’intervento supera i metri previsti dal contratto, i metri eccedenti sono calcolati e pagati come lavori extra, sulla base di un computo tecnico comunale e un ribasso certo e immodificabile. Risultato? Risparmio garantito, efficienza assicurata e una macchina amministrativa che funziona.
Cosa ha fatto la mia amministrazione
La mia amministrazione non ha fatto altro che proseguire su questa strada virtuosa, dimostrando con i fatti che il sistema funziona. I numeri parlano chiaro: i risparmi documentati e l’efficienza raggiunta sono inconfutabili.
Oggi abbiamo avuto la prova della validità e dell’economicità di questo modo di operare e della sua perfetta corrispondenza alle regole più elementari che devono (o dovrebbero) sovrintendere all’agire della pubblica amministrazione.
Il costo del nuovo sistema, i risultati parlano chiaro
L’esempio lampante, il costo del nuovo sistema, i risultati parlano chiaro:
Dopo mesi di attesa, è stato finalmente affidato ad una ditta tramite gara su MEPA un modesto lavoro di ripristino di un tratto di rete fognaria (55 metri lineari) al costo complessivo di € 8.000,00, oltre IVA (con un ribasso di soli € 104,14 rispetto alla base d’asta). Con il sistema introdotto dalla Commissione Straordinaria precedente e confermato dalla mia amministrazione, lo stesso intervento sarebbe costato € 5.238,29 oltre IVA, con un risparmio per le casse comunali di complessivi € 3.369,29 su un importo inferiore ai € 10.000 e, per di più, sarebbe stato eseguito nell’immediatezza.
Analisi dei costi:
• Con sistema attuale
computo tecnico comunale: € 8.104,14 (147,35 x € 55ml, oltre IVA al 22%).
Gara su MEPA aggiudicata a € 8.000,00 (ribasso di € 104,14), oltre iva.
• Con sistema precedente:
computo tecnico comunale 55 ml preventivati, dedotti 10 ml inclusi nel canone mensile dell’affidamento in essere.
Restanti 45 ml a € 147,35/ml = € 6.630,75. Applicando il ribasso del 21%, costo finale € 5.238,29, oltre IVA.
Conseguenze:
- Maggiori costi: Uno spreco netto di € 3.369,29 su un intervento di modesta entità.
- Ritardi inaccettabili: Il cantiere, situato nei pressi delle scuole, è rimasto aperto per mesi, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
- Efficienza sacrificata: Un intervento che avrebbe potuto e dovuto essere completato in tempi brevi è stato procrastinato inutilmente.
- Inquinamento: Da oltre due mesi, liquami fognari scorrono a cielo aperto fino a mare, nei pressi del Convento, sotto il silenzio generale.
Conclusione:
Questo episodio, che sicuramente utilizzerò come emblematico esempio, dimostra come il sistema operativo introdotto dalla Commissione Straordinaria precedente e seguito da noi, oltre ad essere perfettamente legittimo, è più economico e funzionale e, pertanto, in linea con i principi che sovraintendono all’azione della Pubblica Amministrazione. Evidentemente, c’è qualcosa che non va; qualcosa, ed io so che cosa, influenza l’agire del Comune. Il tutto in barba ai principi di buona amministrazione.
Seguitemi, abbiamo tanto da dire!