Lun. Dic 23rd, 2024
Tropea ennesima infamia mediatica

Tropea ennesima infamia mediatica

Tropea ennesima infamia mediatica. L’inverno ha spalancato le porte della Perla del Tirreno con l’ennesima infamia mediatica: “Lettera in vista degli accertamenti della commissione d’accesso a Tropea”.

Questo il titolo di un articolo apparso solo su quello che è forse il più autorevole ed importante quotidiano del Sud del 21 dicembre 2024, che si presta a essere ricordato come l’ennesimo tentativo di avvelenare la nostra città con menzogne e insinuazioni. Un giornalista (il solo in tutta la Calabria) senza volto (anche se un’idea di chi sia ce l’ho) ha firmato questo capolavoro di disinformazione, sostenendo che un soggetto (non indicato) sarebbe stato gravato da obbligo di dimora perché avrebbe minacciato l’ex Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Grieco, e il dott. Roberto Micucci, ora membro della commissione straordinaria insediata a Palazzo Sant’Anna.

Questo scrittore, senza neanche nascondere il suo intento manipolatorio, ha messo in relazione diretta un episodio di cronaca nera con la “tensione” (così la definisce lui) che circonderebbe il Comune di Tropea. Un atto meschino, un collegamento insinuato con una malizia evidente, ma totalmente privo di fondamento.
La mattina di ieri è stata un via vai di telefonate. Amici preoccupati, curiosi e persino chi di Tropea non si occupa mai, mi chiedevano se sapessi qualcosa di più. Il tutto amplificato dalla solita figura locale – nota e problematica – che, sin dalle prime ore, si è lanciata in un’indegna crociata in rete, aggiungendo disinformazione a disinformazione.

Tropea ennesima infamia mediatica

Leggendo quell’articolo, mi sono subito insospettito. Dieci mesi dal presunto fatto? Troppi per collegarlo al nostro Comune. Ho fatto le mie verifiche. Il risultato? Una certezza assoluta: questa vicenda non riguarda Tropea.
Siamo di fronte a un vuoto spinto, un nulla cosmico che, però, è significativo. Significativo perché rappresenta l’ennesimo tassello di un mosaico di attacchi sistematici contro la nostra città, contro la mia amministrazione e, inevitabilmente, contro la mia persona. Danno fastidio, evidentemente, il lavoro, l’onestà e i risultati che abbiamo faticosamente conquistato.

Se fossi ancora Sindaco, non avrei esitato a denunciare nelle sedi competenti questa vergogna per difendere l’immagine di Tropea, costruita con sacrificio e passione. Ma oggi? Oggi attendiamo il dott. Roberto Micucci, che a mio parere, non farà nulla. D’altra parte, questa calunnia gli torna comoda, e considerato il colossale conflitto di interessi in cui si trova, non mi aspetto altro che il silenzio.

A voi, cari Principi e Principesse, dico questo: non molliamo. Siamo sotto attacco perché siamo scomodi, perché diamo fastidio a chi vive di mediocrità e calunnia. Stringiamo i denti e difendiamo con orgoglio la nostra Perla.

Buona domenica a tutti.

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