Tropea Mercatini di Natale: un agire discutibile che ha minato un’iniziativa di valore
Tropea, Mercatini di Natale: un agire discutibile che ha minato un’iniziativa di valore
Prima di entrare nel cuore della vicenda attuale, riteniamo doveroso fornire un’introduzione per far conoscere meglio chi siamo. Tropea è una città dove ogni evento, grande o piccolo, ha la capacità di oltrepassare i confini locali, generando clamore e dibattito. Per questo, riteniamo fondamentale presentare la nostra associazione e il progetto a cui teniamo particolarmente.
L’Associazione Giovani Tropeani
L’Associazione Giovani Tropeani nasce nel 2013 con l’intento di risvegliare una città sonnolente e, soprattutto, di spronare un’amministrazione comunale inattiva almeno su alcune tematiche. Nel corso degli anni, abbiamo avanzato numerose proposte e realizzato diverse iniziative, ma una in particolare, quella dei Mercatini di Natale che vede la luce proprio nel 2013, ci ha reso fieri ed orgogliosi.
Questa iniziativa non solo ha acceso l’atmosfera natalizia, ma ha dato vita a qualcosa di allora inimmaginabile per la nostra città. Grazie al supporto economico di alcuni imprenditori locali, in particolare del sig. Vincenzo De Vita che ha subito creduto in noi, siamo riusciti a costruire le prime casette natalizie che abbiamo montato in occasione del Natale 2013 in Piazza Vittorio Veneto, un sito che allora era poco più che un’area di servizio autostradale. Fin dal principio, i Mercatini di Natale si sono rivelati un successo, benché lontano dalla splendida cornice raggiunta da Tropea a partire dal Natale 2018.
Un progetto cresciuto nel tempo
Il progetto è cresciuto nel tempo grazie all’impegno, alla dedizione e alla passione dei membri dell’associazione, che hanno investito risorse personali e un’enorme quantità di tempo per offrire un contributo concreto alla città. Il nostro obiettivo era quello di trasformare un periodo tradizionalmente spento in un’occasione di gioia, aggregazione e vitalità.
Tutti i fondi ricevuti, sia pubblici che privati, sono sempre stati reimpiegati nei “Mercatini” permettendoci di passare dalle sei casette iniziali alle attuali 14. Non abbiamo mai guadagnato un centesimo da questa attività; al contrario, abbiamo spesso sostenuto costi personali non indifferenti, per amore della nostra città e con la convinzione che ne valesse la pena.
I Mercatini di Natale non sono solo un evento: rappresentano il nostro impegno concreto per Tropea, il simbolo di ciò che si può ottenere quando la passione incontra la collaborazione e il desiderio di costruire un futuro migliore. Oggi, di fronte a certe decisioni e atteggiamenti che minano questo progetto, non possiamo restare in silenzio. Questo patrimonio di comunità merita rispetto e tutela, non indifferenza o, peggio, sabotaggi.
Ed andiamo, dunque, all’attualità che merita di essere raccontata nei dettagli.
Ed andiamo, dunque, all’attualità che merita di essere raccontata nei dettagli.
Lo scorso settembre abbiamo, come ogni anno, offerto con entusiasmo la nostra disponibilità a collaborare con il Comune per allestire i tradizionali Mercatini di Natale e a tal fine, con una lettera, chiedevamo un incontro con i Commissari.
Il riscontro arrivava solo a fine ottobre e nel corso di un deludente incontro, i Commissari, a fronte della richiesta del solito contributo di € 3.500,00, ci prospettavano un contributo massimo di 2.000,00 euro, lasciando a noi l’onere di coprire tutti i restanti costi, inclusi quelli per la fornitura elettrica. L’indicazione era chiara: il peso economico avrebbe dovuto gravare sugli espositori e/o comunque su eventuali sponsor, contravvenendo alla filosofia inclusiva che ha sempre animato i nostri mercatini.
Non ci siamo scoraggiati. Determinati a preservare l’iniziativa per il bene della città, ci siamo messi immediatamente al lavoro per trovare soluzioni. Dopo quindici giorni, siamo stati ricontattati dai commissari con urgenza. Con un tono perentorio e in contraddizione rispetto alle indicazioni precedenti, ci è stato chiesto di rivedere il contributo richiesto ai privati e di fornire un preventivo dettagliato delle spese.
Rispondevamo con un’analisi precisa ed in tempi rapidissimi
In tempi rapidissimi, rispondevamo con un’analisi precisa: il costo complessivo per l’allestimento delle 14 casette si aggirava a circa 12.400 euro, una cifra lievitata rispetto agli anni passati per via delle tempistiche ristrette, che non ci consentivano una gestione dell’intera operazione su base volontaria, e delle crescenti responsabilità organizzative. Con il contributo comunale fermo a 2.000,00 euro, avremmo, dunque, dovuto recuperare dai privati circa 10.000,00 euro. In alternativa offrivamo gratuitamente al Comune le 14 casette a patto che lo stesso si facesse carico di ogni incombenza, manutenzione, trasporto e installazione.
Questa nostra nota non veniva riscontrata e, mentre ci impegnavamo per l’organizzazione dell’evento, appuravamo che il Comune, a fronte di un contributo di € 9mila, noleggiava 10 casette da Coldiretti che le offriva – sulla base di una convenzione redatta nel rispetto del proprio statuto e fini sociali – per: “. . . . realizzare i tradizionali mercatini di Natale e che potranno essere messi a disposizione di artigiani, agricoltori, associazioni locali e piccoli imprenditori per esporre e vendere i propri prodotti al fine di dare visibilità alle eccellenze locali, promuovendo un turismo enogastronomico . .”. In altre parole, un evento costruito intorno agli scopi di Coldiretti, lontano dalla magia dei Mercatini di Natale che conosciamo e amiamo.
Il Comune spende 9.000 euro per un’iniziativa limitata e vincolata pur di sabotare “I giovani tropeani”
Riassumendo, il Comune ha scelto di spendere 9.000 euro per un’iniziativa limitata e vincolata, anziché destinare 2.000 euro alla nostra associazione che avrebbe garantito l’autenticità e l’atmosfera natalizia che i tropeani meritano. Inoltre, i vincoli imposti agli espositori e la centralità promozionale di Coldiretti trasformano l’evento in un’appendice della loro missione snaturandone il senso originario. Ribadiamo infatti come le casette potranno essere messe a disposizione esclusivamente “per esporre e vendere i propri prodotti al fine di dare visibilità alle eccellenze locali, promuovendo un turismo enogastronomico”. Qualsiasi differente utilizzazione costituirà violazione degli obblighi contrattuali sulla quale Coldiretti, in primo luogo, non potrà far finta di nulla.
Un ostracismo della nostra associazione con il tacito consenso di tanti
Ma ciò che più ferisce è l’ostracismo nei confronti della nostra associazione, Insieme, avevamo realizzato il “Borgo Incantato”, portando calore e bellezza al Natale di Tropea. Ora, quell’armonia sembra spezzata.
Non possiamo che chiederci: quale futuro aspetta la nostra città, se scelte così miopi rischiano di cancellare le tradizioni che ci uniscono? I Mercatini di Natale non sono solo un evento, ma un simbolo di comunità, dedizione e amore per Tropea. Difenderemo con tutte le forze questo patrimonio, che non può e non deve essere disperso.
Il Presidente dell’Associazione
Danilo Saturno